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Allergie primaverili: l’auto è un covo di polveri.

Difendersi alla guida, si può? Scopri come.

Allergie primaverili – In primavera, si sa, si spalancano le finestre e l’aria fresca al mattino e alla sera non è più pungente come nella stagione invernale: è tutto più piacevole se non fosse che il bel tempo porta con sé pollini e polveri che mettono letteralmente ko le persone più sensibili. Le allergie sono un fenomeno corollario della stagione primaverile e solo chi ne è vittima sa a cosa va incontro, tra disagi e alterazioni umorali, oltre che fisiche naturalmente; in pochi però focalizzano come alla guida il tutto si amplifichi.

Tra gli effetti più comuni delle allergie, infatti, si segnalano gli starnuti che costringono inevitabilmente a far chiudere gli occhi: ne deriva che un autista alla guida della propria vettura, possa essere inficiato da tale fenomeno che ne limita, sebbene solo per qualche secondo, la normale risposta dei sensi, della vista in primis. Da qui emerge una riflessione che porta a considerare le allergie come un deterrente alla guida giacchè distrae, riduce i riflessi e predispone il driver e i passeggeri a un livello di sicurezza inferiore.

A restituire la dimensione del problema sono i numeri: si stima infatti che solo in Italia sia il 20% della popolazione a soffrirne e che tale percentuale sia in crescita, come dimostrano i dati degli ultimi anni. Per chi non avesse ancora verificato la propria condizione, è possibile accedere a una facile ed immediata analisi: si chiama “prick test” e coincide nell’applicazione su esigui graffi superficiali di quantità minime di sostante statisticamente causa di rinite allergica et similia.

Qualora risultasse positivo, è importante affiancare ad una cura specifica attenzioni da dedicare tanto alla casa quanto alla propria automobile, sintetizzabili nei seguenti step: controllare e sostituire i filtri dei climatizzatori e delle bocchette relative giacché su di essi si collocano i microrganismi e le polveri più sottili; pulire meticolosamente almeno ogni quindici giorni gli ambienti vissuti nel quotidiano, compreso l’abitacolo e i sedili della propria vettura specie se si possiede un animale domestico, con aspirapolvere e panno umido sulle superfici; non sostare nell’immediato intorno di spazi presso i quali è stata tagliata l’erba e procedere con docce, igienizzanti, ogni qual volta si vive un viaggio più o meno lungo.

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Stella S.