Ipotesi di reato di truffa
Dieselgate – L’episodio che stiamo per analizzare è legato al grande scandalo chiamato Dieselgate, scoppiato nell’ormai lontano Settembre 2015.
Dieselgate o lo ‘scandalo sulle emissioni’ ha riguardato allora la scoperta della falsificazione delle emissioni di vetture munite di motore diesel, vendute negli USA e in Europa. Il software della centralina veniva infatti appositamente modificato per essere in grado di superare i test di omologazione. In questo modo il veicolo migliorava le prestazioni, a discapito dei vincoli ambientali. Ora nuove sedi sono sotto indagine: si tratta delle due principali sedi dell’Audi, Ingolstadt e Neckarsulm. Entrambe sono infatti state oggetto di perquisizioni ordinate dalla magistratura di Monaco di Baviera. Le indagini in corso riguardano ad oggi la regolarità di circa 210.000 veicoli venduti in Europa.
L’ipotesi di reato è dunque sempre la stessa: il dubbio se le auto vendute fossero dotate o meno di dispositivi irregolari che permettevano di superare i suddetti test di omologazione. Queste indagini sono avvenute ufficialmente pochi giorni fa. Dapprima le indagini riguardavano solamente le auto vendute negli Usa, ora l’attenzione si è spostata sulle auto vendute in Europa.
L’Audi si starà forse iniziando a preoccupare? Dopo più di due anni, stiamo ancora parlando dello scandalo Dieselgate, uno scandalo vergognoso, specialmente se pensiamo a quante auto, a quanti fornitori cercano continuamente di inventare nuovi modi e nuove vetture per ‘proteggere l’ambiente’. Mi viene da pensare e da dire, che purtroppo attendiamo novità su questi avvenimenti, sperando che si concludano finalmente le truffe che non solo vanno a discapito delle aziende, ma soprattutto riguardano tutti noi, l’ambiente, il mondo nel quale viviamo. Si tratta sempre e solo di vendere. Possiamo appellarci anche al buonsenso degli acquirenti, che possano essi decidere di non finanziare più tali truffe, di informarsi prima e di stare in guardia.
Una risposta ad ogni domanda
Karina G.