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Ancora Dieselgate: sta volta si parla di Porsche

Un arresto per la vicenda delle emissioni, vari sospettati, alcune indiscrezioni sul possibile nome

Dieselgate Porsche – È stato disposto un fermo per un alto dirigente della Porsche da parte della procura di Stoccarda. Si parla ancora del caso delle emissioni. A quanto sembra, l’alto dirigente è tenuto in custodia, perché si teme che possa scappare e fuggire all’estero. Il nome, che non è stato ufficializzato dalla Porche, ma che sembra trapelare dai media tedeschi è quello di Joerg Kerner, responsabile dei motori, entrato ben quattordici anni fa nel gruppo Volkswagen, iniziando da Audi dove ha da subito iniziato a lavorare con i motori e con i software che li gestiscono.

Gli inquirenti sono dunque a lavoro per cercare di capire possibili interazioni con lo scandalo Dieselgate (scandalo sulle emissioni inquinanti truccate) della Porsche. Mercoledì scorso, sono state fatte a quanto pare, delle perquisizioni in dieci sedi della Porsche, in Baviera e a Baden-Wurttemberg. Si cercavano delle prove per mettere in stato di fermo tre sospettati, tre personaggi di alto livello (tra i quali una persona non più impiegata nella Porsche, un manager ed un membro del consiglio di amministrazione). Le loro accuse sono quelle di truffa e pubblicità ingannevole. Sembra quindi che le perquisizioni abbiano comunque portato i loro frutti, dato che Kerner ora è sotto i riflettori.

Lo scandalo iniziato ormai tanti anni fa, dunque, non sembra volersi fermare. Ne abbiamo già parlato in precedenza, ne stiamo parlando ora e vista la situazione invischiata e piena di nodi irrisolti, probabilmente ne parleremo ancora. Per ora, attendiamo gli sviluppi e le novità. Sta volta è la Porsche ad essere sotto la lente d’ingrandimento. Cosa ne verrà fuori?

Una risposta ad ogni domanda

Karina G.