Consentono di proseguire, in caso di foratura. E in caso di emergenza? Cosa fanno? Parliamone!
Pneumatici Run Flat – Buche, chiodi e molto altro, ci fanno temere ogni giorno di poter bucare una ruota della nostra macchina. Accostare, magari al freddo, o al buio, al lato della strada per cambiare ruota, o per inserire il ruotino di emergenza, non è di certo una cosa piacevole, anzi, preferibilmente, da evitare a tutti i costi! Esistono al giorno d’oggi, infatti, delle soluzioni per non fermarsi ad eseguire questa tiritera.
Esistono le gomme autosigillanti, che tappano il buco solamente a livello del battistrada. Molto migliori, sono gli pneumatici run flat, che si occupano dei fori e dei tagli anche se si trovano sul fianco! Essi hanno dei rinforzi interni, che sostengono il peso della vettura, quando tutta l’aria è uscita. Ovviamente il conducente deve mantenere allora una velocità che non supera gli 80 km/h e può proseguire, per non più di 80 km! La nostra fonte, oggi, è ‘Al Volante’, che si è occupata di testare questi pneumatici anche in situazioni di emergenza: frenate brusche, improvvise, tenuta di strada su asciutto e bagnato, sterzate. Vediamo i risultati di tali prove! Nello slalom, i risultati sono confortanti, le gomme run flat vanno meglio delle normali, e forandone una, le differenze massime non arrivano al 18%.
Fase critica, giusto nell’inversione ad ‘U’. Gli pneumatici non se la cavano male neanche durante la frenata e nelle inchiodate, gli spazi d’arresto si allungano, ma non in maniera preoccupante, veramente di poco! Ottimo il comportamento di queste gomme anche sul bagnato, esse infatti non sembrano ‘affondare’. Le run flat forate, hanno percorso nei test fino a 400 km, nonostante gli 80 consigliati, dunque anche su questo versante, una vittoria per gli pneumatici! Sicurezza e comfort su tutta la linea e test superati al meglio!
Una risposta ad ogni domanda
Karina G