38% degli investimenti al Sud, il resto alle province e città metropolitane d’Italia. Il 2018 sarà ricordato come l’anno del “finalmente”: ebbene sì, siamo tutti pronti a scommettere che questa sarà l’espressione più in voga a seguito della grande piccola
38% degli investimenti al Sud, il resto alle province e città metropolitane d’Italia.
Il 2018 sarà ricordato come l’anno del “finalmente”: ebbene sì, siamo tutti pronti a scommettere che questa sarà l’espressione più in voga a seguito della grande piccola rivoluzione appena approvata. Di che cosa si tratta? Semplicemente del rifacimento del manto autostradale: una lavorazione ambita e desiderata da tutti i beneficiari della strada, driver e pedoni che siano.
Il ministro dei trasporti Graziano Delrio, in accordo con la Conferenza Stato-Città e le città locali, ha comunicato insieme al decreto relativo alla manutenzione delle strade italiane l’ammontare della cifra a questa destinata e pari a 1,6 miliardi di euro. A beneficiare di tale investimento saranno tutte le strade appartenenti alle province e alle città metropolitane della penisola affinché si riduca il numero di incidenti e aumentino il benessere e il comfort. Perché sebbene prioritario, il numero di decessi non sia tuttavia l’unico parametro indicativo della condizione della rete stradale: ferite e lussazioni, traffico, disagi, precarietà e così via determinano un lungo elenco di effetti collaterali dovuti all’irregolarità delle strade costellate spesso da buche, dossi e superfici non adatte alla guida e fonte di pericolo per chiunque le percorra, con qualunque mezzo.
L’erogazione di tale capitale verrà ripartita in sei anni e coinciderà in 120 milioni per il 2018, 300 milioni a partire dal 2019 fino al 2023; inoltre, un organo interno del ministero provvederà a versare tale risorsa entro il 30 giugno di ciascun anno mentre la Struttura tecnica di missione del ministero monitorerà il tutto grazie a sistemi informatici elaborati ad hoc.
Gli investimenti verranno ripartiti con percentuali differenti nelle varie regioni e province italiane a seconda delle necessità di ciascuna realtà: al Sud, per esempio, è stata prevista una quota del capitale pari al 38%. Di seguito alcuni parziali corrispondenti agli investimenti per singolo comune: Milano € 34.452.785,82, Como € 13.197.037,34, Venezia € 18.622.370,76, Genova € 21.914.915,56, Parma € 18.127.317,78, Rimini € 11.473.954,64, Firenze € 27.907.270,52, Pistoia € 11.225.460,69, Perugia € 24.687.822,79, Latina € 15.021.864,64, Roma € 54.098.553,57, Napoli € 38.928.585,74, Lecce € 21.447.645,57, Matera € 11.106.149,34, Reggio Calabria € 17.353.917,56, Sassari € 20.188.563,87, Catania € 24.693.983,09.
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Stella S.
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