Tutor KO – La Corte d’Appello smentisce la tesi difensiva di Autostrade per l’Italia ed ufficializza l’eliminazione del sistema.
Il brevetto rubato
Tutor Ko- Ne abbiamo già parlato. Ed ora abbiamo la conclusione ufficiale dell’intricato caso: i giudici, dopo aver analizzato i fatti, e soprattutto dopo aver analizzato la tesi difensiva di Autostrade Per l’Italia, concludono il caso confermando la proprietà del brevetto alla toscana Craft. Dunque i tutor che misurano la velocità degli italiani su tutte le autostrade devono essere immediatamente spenti. Se questo non dovesse accadere, la sanzione sarebbe di 500 euro da versare alla Craft, per ogni giorno di utilizzo in più.
Sostituto copiato?
Prima di arrivare a tale sentenza, la Corte aveva ascoltato Autostrade per L’Italia, che aveva anche proposto di sostituire i tutor, con un sistema analogo, il Sicve-pm, già approvato in precedenza. La Corte però, ha giudicato questo ‘nuovo’ sistema, praticamente uguale al tutor, non essendoci alcuna novità, alcuna differenza reale dal primo. Non ha dunque approvato tale sostituzione, dato che si sarebbe continuato a trattare di un furto, di una copia. Autostrade Per l’Italia sembra però ancora indirizzata a testare questo sistema, in via sperimentale.
Il comunicato di Autostrade
Autostrade procede ad affermare la propria posizione sull’avvenimento e promette di continuare ad occuparsi della sicurezza degli automobilisti italiani, nonostante le complesse vicissitudini in corso. Conferma inoltre di testare in via sperimentale il sistema Sicve-pm, nonostante la posizione della Corte, che crede che Autostrade non debba forzatamente utilizzare un sistema di rivelazione di velocità. Il caso sembra terminato, ma ne sentiremo probabilmente ancora parlare. Siamo interessati infatti a comprendere come reagirà Autostrade per l’Italia, se svilupperà nuovi sistemi di sicurezza per occuparsi dell’incolumità degli automobilisti. Le novità potranno essere molte e noi come sempre, attendiamo.
Una risposta ad ogni domanda
Karina G.